sabato 8 maggio 2010

PINO DONAGGIO - Romantica Dedica

Dalla 'Serenissima' un vero e proprio 'must' degli anni '60 nazionali .

Da Venezia (esattamente dalla pittoresca isoletta di Burano , che assieme a Murano , è celebre e rinomata per la lavorazione del vetro) , il nostro Giuseppe , in arte PINO DONAGGIO è stato uno tra i più bravi ed affermati Cantanti Italiani in auge dal 1961 e successivamente valente ed intraprendente Compositore di musiche per films e televisione .
Nato in una famiglia di musicisti , si prodiga fin da giovanissimo con il violino iniziando prima al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e poi al Giuseppe Verdi di Milano , dove avrà la possibilità e l'onore di collaborare anche con il Maestro Claudio Abbado .
Nonostante la formazione classica di partenza , si appassiona alla canzone 'leggera' e sul finire degli anni '50 , viene folgorato sulla via di Damasco (... il catechismo giovanile riemerge ogni tanto ...) dalla musica del 'diavolo' per antonomasia , il Rock 'n' Roll .
Debutta al Festival di San Remo nel 1961 con "Come sinfonia" , brano classicheggiante e 'Bindiano' che rivela i suoi trascorsi di conservatorio .
Il brano , rieseguito da Teddy Reno , viene poi inciso anche da Mina ed ottiene un grosso successo discografico .
Il Donaggio cantante ha tuttavia , nel suo primo repertorio , motivi più 'disimpegnati' come "Pera matura" o "Il cane di stoffa" .
Torna a Sanremo nel 1963 e ottiene il terzo posto con "Giovane giovane" , un pezzo in chiave Twist eseguito in coppia con Cocky Mazzetti .
Questa canzone dà anche il nome al gruppo che lo accompagna dal vivo e su disco , appunto i Giovani Giovani , costituiti da Sandro Orlandini alla batteria , Armando De Cillis al basso , Alberto Bandel al pianoforte (poi sostituito da Gianni Desabata) e Nico Lo Muto alla chitarra .
Ancora un pezzo intimista nel Festival di Sanremo 1964 , con "Motivo d'amore" , per arrivare all'edizione successiva con quello che sarà il suo maggiore successo , nel 1965 con "Io che non vivo (senza te)" , vero e proprio tesoro della Canzone melodica Italiana .
La canzone viene presentata in seconda esecuzione da Jody Miller , ma un'altra cantante presente alla stessa edizione del Festival , la giovane Dusty Springfield , decide di farla sua e di inciderla una volta tornata a Londra .
Nella sua versione in lingua inglese , intitolata "You don't have to say you love me" , il brano fa il giro del mondo entrando nelle vette delle classifiche di vendita di moltissimi paesi .
Numerosi e grandissimi artisti di fama internazionale , tra cui il mito Elvis Presley , la includeranno nel loro repertorio , tanto che "You don't have to say you love me" è divenuta con gli anni un classico di tutti i tempi , la dedica d'amore più incisiva e cantata al mondo .
Dopo il successo di "Io che non vivo" , per Donaggio , ormai pluricelebrato e sempre più apprezzato da pubblico e critica , seguiranno altre partecipazioni di successo sia Sanremesi ("Una casa in cima al mondo" , "Io per amore" , "Le solite cose") , sia per il 'Disco per l'Estate' , in precedenza già con "Quando è sera" nel 1964 , "Pensa solo a me" nel 1965 , "Svegliati amore" nel 1966 , "Un brivido di freddo" nel 1967 ed "Il sole della notte" nel 1968 , al Festival delle Rose l'anno prima con "Gianni" .
Altri discreti brani da citare , "La ragazza col maglione , "Sera d'inverno" , "Cielo muto" , "Saint Tropez" ed altri ancora .
Gli anni '70 non portano benissimo al Donaggio 'voce melodica' , così il suo successo commerciale come cantante comincia a declinare .
Scaduto il contratto con la Columbia , casa discografica con cui aveva esordito , firma con la Carosello che tenta il rilancio attraverso nuove partecipazioni al Festival di Sanremo ("Che effetto mi fa" del 1970 , "L'ultimo romantico" nel 1971 e "Ci sono giorni" per il 1972) ;
altri due brani da ricordare sono "Lei piangeva" e "Musica tra gli alberi" del 1970 .
Il suo modo di comporre era forse troppo classico e probabilmente 'anacronistico' per i giovanissimi e di conseguenza per il mercato discografico nostrano di quel periodo , anche se , paradossalmente , proprio la Musica Classica iniziò ad influenzare pesantemente il Pop ed il Rock , con l'avvento del Progressive , tutto ciò sia a livello internazionale sia per la sola Italia .
Incuriosito dai nuovi sviluppi sociali e culturali decide di avventurarsi nella composizione di soundtracks e nel 1973 esordisce come musicista e compositore (proprio lui Veneziano) di "A Venezia... un dicembre rosso shocking (Don't Look Now)" , un film 'giallo' (come si diceva allora) di Nicholas Roeg .
Il film ebbe un successo clamoroso che gli valse il premio della stampa inglese per la migliore colonna sonora dell'anno .
Il regista Marcello Aliprandi lo chiama per musicare "Corruzione a Palazzo di Giustizia" con Franco Nero ed "Un sussurro nel buio" , un altro noir ambientato sul Canal Grande .
Nel 1976 Pino Donaggio si avvicina alla canzone 'impegnata' , pubblicando per la Produttori Associati l'album "Certe volte..." , che vede la collaborazione del giovane Cantautore Veronese Massimo Bubola e la batteria 'magica' di Tullio De Piscopo (la canzone "Mario" , diventerà nota tre anni dopo nell'interpretazione di Enzo Jannacci) , ma il riscontro commerciale dell'operazione non porta i frutti sperati .
Con gli anni Donaggio lascia perdere definitivamente la carriera di Cantante , dedicandosi tout court alla composizione .
Viene contattato da Brian De Palma che , avendo apprezzato il suo lavoro con Roeg , gli chiede di realizzare una colonna sonora nello stile di Bernard Herrmann , grande compositore e direttore d'orchestra statunitense appena scomparso , per il suo nuovo film , l'inquietante e bellissimo "Carrie, lo sguardo di Satana" del 1976 .
La composizione di Donaggio fu ottima , il risultato eccezionale .
Il regista americano richiama Donaggio per "Home Movies" , ammettendo che la sua musica è la più funzionale al suo cinema.
Comincia uno dei sodalizi più celebri nella storia del Cinema , che confeziona capolavori del rapporto immagine-musica come "Vestito per uccidere" , "Blow Out" ed "Omicidio a luci rosse" .
Diversi anni dopo , nel 1993 , De Palma lo vorrà nuovamente per la soundtrack di "Doppia personalità" .
Nel frattempo Donaggio , diventato richiestissimo , si 'specializza' in colonne sonore per 'Horror' raffinati come "Un'ombra nel buio" , "Déjà vu" , "Trauma" di Dario Argento , ma è anche uno dei compositori preferiti da giovani cineasti destinati a diventare famosi come Joe Dante ("Piranha" e "L'ululato") .
Il 'Maestro' (giusto dare a Cesare quel che è di Donaggio) non disdegna nemmeno la commedia di "Non ci resta che piangere" 'cultmovie' della coppia Benigni & Troisi e l'erotismo sofisticato di Liliana Cavani per "Interno berlinese" .
Tra i suoi lavori più recenti , quelli per i film di Sergio Rubini come "Colpo d'occhio" del 2008 .
Negli ultimi anni c'è stata una grande collaborazione tra Pino Donaggio e Rai per la quale è l'autore delle musiche di molte fiction italiane , tra cui quelle della serie "Don Matteo" con Terence Hill ( Mario Girotti , anche lui Veneziano) .
Mai abbastanza citato e ricordato , non esiste in rete alcun sito nazionale che lo riguardi direttamente , PINO DONAGGIO è stato promotore ed ambasciatore della Canzone melodica nazionale (quanti hanno avuto la gloria di essere coverizzati da Elvis ?!) , infine ricercatore mai domo e sempre attivamente curioso nello sviluppo delle sonorità in materia di colonne sonore .
Nel mio blog e per Voi , miei 'fedeli ed indomiti' seguaci , non poteva certo mancare .

Romantico tra i Romantici .


"... come posso stare una vita senza Te ... "

5 commenti:

  1. Molto bello il post, complimenti!
    Anch'io sono un estimatore del Maestro veneziano, e mi fa rabbia che nessuno, ad oggi, si sia preso l'onere e l'onore di dedicargli un sito web italiano, cosa che invece è successa in lingua spagnola.
    Quanto al capolavoro "Io che non vivo", c'è da dire che la melodia iniziale (quella in modo minore) è ripresa da un brano classico (probabilmente una suite inglese), che ho avuto modo di ascoltare, casualmente, su radio RAI circa una ventina di anni fa. Purtroppo allora non ne ho tempestivamente annotato il titolo, e ancora oggi lo sto ancora ricercando. Ciò ovviamente non toglie nulla alla grandezza canzone di Donaggio.

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  2. Gentilissimo Vassovale
    Ti ringrazio per la visione et partecipazione al blog .
    Ho visto il sito in spagnolo a cui ti riferisci , ma lo reputo piuttosto approssimativo , nonostante ciò è già qualcosa rispetto a nosotros ...
    Mi rende curioso invece la 'sospetta' reprise per quanto riguarda "Io che non vivo" , viste le 'fondamenta' musicali da cui proviene Donaggio . Se dovessi riuscire a trovare la fonte , Ti prego di farmelo sapere .

    Ad majora !

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  3. Sono un collezionista incallito di 45 giri d'epoca, nonche' grande appassionato di musica
    (quasi tutti i generi).
    Donaggio è stato certamente uno dei grandi della musica leggera italiana. Non c'è ombra di dubbio.
    Oggi è (ingiustamente) dimenticato.
    Ma non per me.
    Le sue canzoni sono melodiose e alcune dei veri capolavori.
    Anni fa è uscito un cd antologico per la Emi che racchiude quasi tutte le sue piu' importanti melodie.
    Secondo me quel CD è un "must" per ogni appassionato di musica italiana.
    Eppoi non è da tutti aver avuto nel repertorio
    di Elvis Presley una propria canzone.

    Io stesso ho voluto creare un filo diretto con lui scegliendo un nick con cui ho chattato in Internet
    in tutti questi anni: "IlCaneDiStoffa".
    Grazie Pino per la tua musica.
    Giorgio

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  4. Nel 1970 Donaggio produce il gruppo "Il Mucchio".
    Per saperne di più:
    http://classikrock.blogspot.com/2008/04/il-mucchio-il-mucchio-1970.html

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  5. Grazie per questo post, se vi va visitate il mio blog dedicato a Pino:
    http://pinodonaggiofanclub.blogspot.com/

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