domenica 7 marzo 2010

PIERO MARRAS - Il Vento dell'Isola

Dalla Sardegna , Piero Salis in Arte PIERO MARRAS è un Cantautore Italiano , bravissimo ma poco conosciuto sul resto del territorio nazionale , celebratissimo giustamente nella sua bellissima isola d'origine .

Inizia la sua carriera musicale come tastierista e voce del Gruppo 2001 , formato nel 1971 , che si colloca nella scena del Rock Progressivo nazionale , col quale pubblica ben tre 45 giri ed un Lp ("L'alba di domani" del '72) .
Da allora intraprende la carriera solista , prima con il nome Piersalis , pubblicando un paio di singoli ed un unico album , dal titolo "Plancton" nel '73 , con forti influenze Folk come quello del '72 .
Nativo di Nuoro , ma Cagliaritano d'adozione , è da considerare come il precursore e l’esponente più importante dell’esperienza musicale etnica regionale , nonostante tanti testi delle sue canzoni sono in lingua Italiana .
Come Piero Marras solista nasce discograficamente nel settembre del 1978 con l'album “Fuori campo” , edito da EMI .
L'album , mediazione tra il suo passato e i lavori a venire , viene segnalato da Renzo Arbore nella trasmissione televisiva cult del momento , "L'altra domenica" , dove Marras canta l’oramai divenuta celebre “Diglielo tu Maria” , a metà strada tra canzone impegnata e leggera .
Nel 1980 esce il suo secondo Lp dal titolo “Stazzi Uniti” , ironico riferimento alla sua terra d’origine , dal piglio decisamente più Rock , dove risaltano brani quali "Sparagli Joe" , "Adelina" e la title track omonima , album che riuscì ad entrare velocemente in Hit Parade .
Nel 1982 vince la Vela d'Argento alla Mostra Internazionale della Musica di Riva del Garda per il suo terzo album "Marras" , fra i brani più significativi dell’album “Quando Gigi Riva Tornerà” e "Che bel mistero (la musica)" .
Ma è con la rivisitazione delle sonorità tradizionali e della lingua degli antichi nuragici che Piero Marras ha saputo fondere , un'azzeccata trait d'union , i ritmi e i profumi dell’isola , capace di assimilare e tradurre musicalmente le radici della tradizione e della storia di questa splendida terra .
Nel 1985 , con il disco "Abbardente" (acqua ardente) , realizza senza dubbio uno dei primi e felici esempi di World Music mediterranea . Dopo il seguente live "In concerto" del 1986 , esce "Funtanafrisca" (acqua fresca di fonte) del 1987 , scritto a quattromani col giornalista Paolo Pillonca , con il quale Marras apre alle tematiche sociali .
Il verso poetico impresso da Marras diventa strumento d’analisi della società Sarda , delle sue contraddizioni , delle sue gioie , delle sue disperazioni . I brani "Osposidda" e "Domos de pedra" ne sono una bella e sincera testimonianza .
Dalla fine degli anni '80 alla prima metà dei '90 , non produce altri dischi , ma continua comunque l'attività concertistica approfondendo la propria ricerca musicale e nel 1995 esce l’attesissimo album dal titolo “Tumbu” con il doveroso omaggio alla grandissima Maria Carta , purtroppo scomparsa l'anno precedente , nel brano “Sa oghe ‘e Maria” .
Nel 1997 pubblica in cd una nuova edizione del suo primo album “Fuori campo” , arricchito per l’occasione di due brani inediti ("Si Deus cheret" e "Notte lituana") .
L'anno successivo si esibisce con successo a Cuba nell’ambito della rassegna Ichnos .
Arrivato al 1999 , termina il secolo scrivendo per Andrea Bocelli , la canzone “A volte il cuore” , brano inserito dal tenore Toscano nel suo album di maggior successo dal titolo “Sogno” .
Nel 2000 reincide con la 'musa di Bacharach' Dionne Warwick , il brano “Sa 'oghe 'e Maria” ed assieme alla grandissima Artista americana , lo stesso anno , si esibisce presso la Sala Nervi in Vaticano , performance che viene trasmessa in mondovisione su Canale 5 .
Nel 2001 pubblica il suo ottavo album “In su cuile ‘e s’anima” (Nell'ovile dell'anima) , che contiene anche il brano cantato con Dionne Warwick . Nel mese di maggio riceve una nomination particolare al “Premio Nastro d’argento” da parte del Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani per la canzone “Anghelos” , inserita nel film “Un delitto impossibile” di Antonello Grimaldi , mentre nel luglio dello stesso anno a Porto Cervo riceve dalle mani di Randy Crawford (regina della musica soul) il Disco d’Oro per le vendite del singolo “Sa oghe‘e Maria” .
Nel Gennaio 2003 esce la sua prima "raccolta" di successi in lingua Sarda dal titolo “B'est” (in 'sa limba' “c’è”) .
A marzo dello stesso anno riceve a Sulmona il Premio Internazionale Ignazio Silone , “per l'alto valore culturale delle sue canzoni in lingua Sarda" .
Nel 2004 esce una raccolta dei brani in lingua italiana dal titolo “L’ultimo capo indiano” , contenente tutti i successi di Piero Marras dal '78 al '82 , più due canzoni inedite , “Una vita di più” e “Basta chiudere gli occhi” .
L'ultima uscita discografica di Piero Marras è del 2005 , con un doppio dal vivo semplicemente titolato "Live 1 e 2" per la collana 'Sardegna Canta' promossa dall'Unione Sarda , una raccolta di undici cd , riguardante i principali Cantautori , gruppi ed interpreti che caratterizzano l'odierna Musica Sarda .
Piero Marras ha avuto la lucidità e la forza di inserire nella propria produzione artistica concetti e valori , sonorità e colori della cultura della propria terra , senza cedere alla tentazione della folklorizzazione 'tout court' .
Vi propongo perciò l'ascolto di questo grande Artista , con ... l'ennesimo 'ripping' vinilitico .

Tra Rock ed Orgogliosa Tradizione .


"... Sonorità , per dare stile anche al rumore , la sola cosa che so fare ..."

4 commenti:

  1. Ho ascltato qualche sua canzone su youtube ed è davvero un artista interessante! Le sonorità e i testi sono molto particolari, grazie per la segnalazione ;)

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  2. Beh, ho conosciuto Marras qualche tempo dopo l'uscita del suo 1° LP (Fuori Campo) perchè c'è da dire che alcune canzoni erano sulla cresta dell'onda. Poi, la curiosità di volerne sapere di più, fu colmata qualche anno dopo con il 2° LP (Stazzi Uniti) e qui cominciava a delinearsi un grande artista sicuro di ciò che faceva... Nel frattempo nel 1982 usciva il 3° LP (Marras) più curato e senza dubbio con perfetta professionalità. Ma ciò che mi ha demoralizzato fu il suo improvviso ritiro dalle scene musicali nazionali, lasciando chi ormai lo ammirava come un autentico poeta-cantautore amaramente delusi. Poi si riaffaccia nel 1985 con un altro LP (in lingua sarda) e che comunque, stampato a Sassari e distribuito dalla RCA, non passò inosservato, inutile evidenziarlo un altro 'capolavoro'.Poi nel 1987 è la volta di "Funtanafrisca" che haimè, contiene il triste, angoscioso e, perchè no, pietoso "Osposidda". Per un sardo questo brano diverrà incancellabile. Poi ci si avvia ai giorni attuali, con altri album, sempre a pubblicazione locale (la Sardegna). Mi chiedo, se l'amatissimo Piero Salis (vero nome di Marras) darà a tutti i suoi ammiratori la soddisfazione di poterlo ascoltare in un inedito album in lingua italiana, senza nulla togliere alla nostra Sardegna.
    Ciao a tutti e... diglielo (anche) tu Maria...!!!! - Ciao - Rino

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  3. Non riesco più a rintracciare la cartella di archivio del file. Potresti indicarmi un link dove riscaricarlo. Rapidshare.com no è più attivo da tempo. Dammi notizie qualora riprenda l'avventura nel blog.
    Un abbraccio dalla Calabria
    Gaetano Simarco

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