giovedì 29 ottobre 2009

GIAN PIERETTI - Mr Tambourine Man

Altro Italico Artista , attivo negli anni 60 , dato ormai per "disperso".

Toscano , nativo nei pressi di Pistoia , Dante Luca Pieretti , in arte GIAN PIERETTI , è stato per discreto periodo di tempo un apprezzato Cantautore e Compositore .
Dopo essersi trasferito a Milano nel 1959 , inizia a suonare in un gruppo I Satelliti (complesso di supporto a Ricky Gianco) e a comporre canzoni .
Durante una serie di serate in Belgio , ha modo di ascoltare una canzone di Salvatore Adamo , Cantante Italiano trapiantato nei Paesi Bassi che in quel periodo riscuote molto successo , dal titolo "Amour perdu" .
Ritornato in Italia , firma un contratto con la Vedette ed incide la cover nel 1963 in un 45 giri inciso con lo pseudonimo Perry , con il titolo "Perduto amor" con alcune modifiche alla musica , il brano viene firmato da Pieretti e Gianco . Il disco contiene sul lato B una canzone scritta dai due musicisti , "Uno strano ragazzo" , che dopo il brano "Coccinella" di Ghigo Agosti , sarà la prima canzone nella Musica Leggera Italiana ad affrontare , rischiando molto in termini di censura , l'argomento omosessualità .

Dal secondo 45 giri in poi usa lo pseudonimo Gian Pieretti , iniziando a far serate in proprio con un suo gruppo di accompagnamento , I Grifoni (che diventeranno, con qualche cambiamento nella formazione , I Quelli , successivamente la Premiata Forneria Marconi) .
Le sonorità ed i testi di questi primi singoli , risultano essere a metà tra il sound Beat ed il Cantautorato .
Arrivati al mitico 1966 , Gian Pieretti scrive con Ricky Gianco una canzone che musicalmente si ispira alle melodie del "menestrello" irlandese Donovan , Artista d'oltremanica di successo in quel periodo , che diventerà un classico degli anni '60 , dal titolo "Il vento dell'Est" ; Pieretti ha inoltre modo di conoscere personalmente Donovan , ed è proprio lui a fare il suo nome a Jack Kerouac che , dopo aver ascoltato la canzone , lo vuole accanto a sè per un breve ciclo di conferenze tenute a Milano , Roma e Napoli nell'ottobre dello stesso anno . Tutto questo gli conferisce una credibilità ed uno spessore che lo pongono in un'area "colta" del Beat Italiano .
L'anno dopo partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Antoine con "Pietre" , ancora una volta scritta con Gianco : la canzone , nella versione proposta dal nostro , costruita su armonie Dylaniane , si impone come "canzone di protesta" , mentre la versione del francese (che risulterà essere alla fine dell'anno la più venduta) trasforma il brano in una sorta di marcetta commerciale .
Sul retro del 45 giri , Pieretti riprende una canzone , "Via con il tempo" , precedentemente scritta per I Quelli , che si caratterizza in questo caso per le sonorità Folk .

la Vedette , dato il successo , consente così la pubblicazione di un album , dal nome "Se vuoi un consiglio" che oltre a racchiudere quasi tutti i 45 giri pubblicati , contiene qualche brano inedito. Altro successo dell'anno è "Julie 367.008" , caratterizzata dall'uso del sitar (leggenda vuole che il numero citato fosse quello del telefono di Dori Ghezzi , all'epoca amica del cantante) .
Passato alla Dischi Ricordi , partecipa al Cantagiro 1968 , mentre l'anno dopo pubblica il secondo album , dal titolo "Il viaggio celeste di Gian Pieretti" .
Scrive anche molte canzoni per altri Artisti del periodo , tra cui Equipe 84 , Rocky Roberts , I Nuovi Angeli ed altri ancora .
I 45 giri successivi si allontanano sempre più dal Beat per intraprendere definitivamente lo stile tipicamente acustico dei Cantautori , ma non riscuotono molto successo .

Nel 1973 , la Ricordi gli fa pubblicare un "ardito"concept album , oggi venerato vinile da collezionisti , dal titolo "Il vestito rosa del mio amico Piero" nel quale racconta la vicenda di un ragazzo omosessuale . Mai ristampato in Italia , è rimasto uno dei due album nella storia della Canzone Italiana ad affrontare apertamente questa tematica (l'altro è "Come barchette in un tram" di Alfredo Cohen , pubblicato comunque alcuni anni dopo) . Ovviamente , a causa delle tematiche trattate , il disco non venne minimamente promosso e pubblicizzato .
L'insuccesso del disco in questione , causa l'allontanamento di Pieretti dalla Ricordi .
In seguito , il Cantautore ha conosciuto Ivan Graziani , con cui lavora ad un album , "Cianfrusaglie" , pubblicato nel 1975 : nel disco Graziani suona la chitarra , il banjo e il flauto , compone alcune musiche e canta nei cori . Il disco , che contiene anche una versione di "Harvest" di Neil Young (intitolata "Canada" e pubblicata anche su 45 giri) viene del tutto ignorato dalla critica di settore , per non parlare delle vendite . Da questo momento Gian Pieretti si allontana dall'attività di Cantautore e si dedica alla composizione per altri artisti ed alla produzione (una sua "creatura" sarà la misconosciuta Cantante , Laura Luca) ed aprendo un negozio di biciclette ed articoli sportivi a Milano .
Torna sul mercato solo nel 1989 con un buon disco , l'album "Don Chisciotte" che pur non ottenendo successo di vendita , gli permette di riprendere l'attività dal vivo , partecipando inoltre come ospite in alcuni programmi di revival sugli anni '60 .
Dopo l'album "Bang" del '92 e l'antologia "Il Vento dell'Est" del '93 , nel 1997 torna nuovamente con il live "Caro Bob Dylan...", contenente numerose cover di Dylan , dove propone anche una sua versione di "Auschwitz" di Francesco Guccini , sua ultima produzione ufficiale .
Dopo di ciò , nessun altra produzione musicale , nessuna apparizione televisiva , nessuna ricordanza da parte dei media .
Peccato , bisognerebbe forse domandare a Chi l'ha Visto .
Girovagando in rete , lo si può trovare presente nella lista Artisti della Applausi Eventi & Management e probabilmente continua saltuariamente ad esibirsi .

Una Nebulosa Beat .
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"... Se Lavori , ti tirano le Pietre ..."

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